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22. dicembre 2018

Tre ingredienti fondamentali..

Come Pedagogista e come padre di due figli ho pensato di creare questo progetto scrivendo degli articoli sull'educazione, basandomi su convinzioni profondamente radicate che ho maturato dall'esperienza professionale, personale e dalla ricerca.

L'educazione, un viaggio che comincia nella prima infanzia, ha un importante obiettivo: aiutare il bambino a sviluppare nel modo migliore possibile le proprie potenzialità.

Vorrei iniziare questo progetto raccontando un aneddoto di una mamma (Laura) che dal punto di vista dell'educazione rappresenta un buon punto di partenza per riflessioni e suggerimenti.

 

Una sera, appena prima che i bambini andassero a letto, le venne in mente che i piccoli avevano dimenticato le tempere in polvere in soggiorno. Preoccupata di lasciare tutto in ordine, scese e raccattò con pazienza i colori.

Mentre saliva le scale però, inciampò in un gradino e le tempere le sfuggirono di mano. Dai contenitori - che i bambini avevano chiuso male e che lei non aveva controllato - si levarono nuvolette di polvere multicolore, che andarono a depositarsi sul magnifico tappeto blu e sull'immacolata tapezzeria in stoffa. Quella casa, nuova di zecca, rappresentava tutto ciò che lei aveva sempre sognato, e la tapezzeria color crema, scelta appositamente da lei, costituiva un vero e proprio motivo d'orgoglio. Le vistose macchie di tempera la fecero innervosire, ma non si allarmò più di tanto perchè era sicura di poter ripulire il tutto con l'aspirapolvere. Purtroppo, i tentativi di far scomparire le macchie ottennero l'effetto opposto: più lei passava l'aspirapolvere, più la tempera si allargava. A questo punto perse definitivamente la calma e cominciò ad urlare contro i bambini, che la guardavano in silenzio.

Al termine della sfuriata, suo figlio Francesco di cinque anni, approfittando dell'intervallo di silenzio, chiese alla madre il permesso di dire tre cose.

Laura acconsentì a denti stretti, trattenendo a stento la rabbia.

«Primo, -cominciò Francesco- ci hai assicurato che per quanto tu possa urlare continui a volerci bene».

«Vero», rispose la madre sempre a denti stretti.

«Secondo, - continuò il bambino dopo essersi rassicurato sul punto che più gli stava a cuore - ci dici sempre che quando siamo così arrabbiati ci dobbiamo sfogare picchiando il cuscino».

Laura fece cenno di sì col capo, mentre un sorriso le scivolava suo malgrado fuori dalle labbra.

«Terzo, - concluse - perchè non provi con acqua e sapone?».

A questo punto Laura non potè più trattenersi e scoppiò in una sonora risata davanti alla faccia seria e attonita del figlio che, con i suoi cinque anni, le stava fornendo preziosi consigli. Di fronte alle lucide affermazioni di Francesco, si rese conto di essersi comportata in modo impulsivo e spiacevole,

Scese in cucina, si armò di spazzola e sapone e strofinò la macchia fino a farla scomparire.

 

Cari genitori, i vostri figli vi ascoltano sempre, anche quando fanno altre cose e sembra che non stessero prestando attenzione a ciò che gli si viene ripetuto continuamente, e al momento che non vi aspettate, sono pronti ad usare le vostre stesse parole..

La mamma Laura aveva cercato di spiegare ai bambini che arrabbiarsi non significa smettere di voler bene alla persona con cui si è arrabbiati. Allo stesso tempo cercava di impedire che sfogassero la propria rabbia sulle persone: qui entrava in scena il famoso cuscino. Inoltre, lei e il marito avevano spesso discusso con i figli delle soluzioni alternative per risolvere i problemi (in questo caso l'uso di acqua e sapone per rimuovere le macchie di tempera).

Alla base di ogni famiglia devono essere utilizzati tre ingredienti fondamentali: 

 

1) creare un rapporto di fiducia fra genitori e figli. Un bambino i cui genitori non incoraggiano il dialogo non si sognerebbero mai di chiedere: «Posso dirti tre cose?». Tantomeno lo chiederebbero ad una mamma visibilmente arrabbiata!

 

2) avere un piano educativo, messo a punto da entrambi i genitori. Osservate i vostri figli ed analizzatene il comportamento valutando insieme le misure più opportune da adottare nelle varie circostanze, verificando quali metodi possono funzionare e quali invece si dimostrano  inefficaci. Sforzatevi di disciplinare i vostri figli altrimenti prima o poi finirete per punirli. Ma la punizione è qualcosa che si fa al bambino, mentre l'educazione è qualcosa che si fa per il bambino. Sono due cose estremamente diverse. (questo sarà oggetto del prossimo articolo..)

 

3) motivate e spiegate sempre ogni decisione presa e con l'andare del tempo vedrete che le vostre scelte educative diventeranno dei punti di riferimento per i vostri figli

 

(Dott. Antonino Ditta - Pedagogista)

tagPlaceholderTag: librettoistruzioni, Antonino

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Commenti: 2
  • #1

    Maria (sabato, 22 dicembre 2018 19:13)

    Dai tre punti capisco che ho da rivedere tante cose.. Grazie è una bellissima iniziativa che stai facendo. Diffondo con tutte le altre mamme.

  • #2

    Sofia Giacalone (domenica, 23 dicembre 2018 11:12)

    Troppo bello!! Non vedo l'ora di leggere il prossimo articolo!!


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