Francesco, due anni, tira i capelli agli altri bambini e li tira con tutta la forza di cui è capace.
Michele, tre anni, urla come un cavernicolo quando gli amichetti osano toccare i suoi giocattoli.
Teresa, due anni e mezzo, spinge e picchia il fratellino quando questi si avvicina alle sue bambole.
Ciò che accomuna questi tre bambini di età differente è la soluzione violenta dei problemi che si presentano loro e che causano irritazione e contrarietà.
«Da piccolo ho preso diverse sculacciate eppure non ho riportato nessun trauma», «quando i miei figli fanno i capricci te le strappano dalle mani», «una "buona" sculacciata ogni tanto gli fa bene..» Queste sono alcune delle frasi che spesso sento dire a tanti genitori, ma siamo sicuri che sia proprio così?
Ci sono genitori che per farsi ubbidire gridano ed urlano continuamente, altri che minacciano punizioni a non finire, altri, ancora, che si fanno impietosire dai faccini tristi dei propri figli e finiscono per accontentarli o evitano di rimproverarli, lasciandogli passare qualsiasi cosa. Tu a quale categoria appartieni?
Chi non ha mai sognato un figlio che comprenda le vostre motivazioni, accetti le vostre decisioni, vi ami e vi obbedisca?
Bene, questo tipo di bambino esiste solo nella vostra immaginazione.
Tuttavia, cari genitori, potete fare molto, se siete uniti nell'educazione dei vostri figli.
Le discussioni che riguardano l'educazione richiedono tempo e pazienza, ma ne vale davvero la pena.
Come Pedagogista e come padre di due figli ho pensato di creare questo progetto scrivendo degli articoli sull'educazione, basandomi su convinzioni profondamente radicate che ho ricavato dall'esperienza professionale, personale e dalla ricerca.
L'educazione, un viaggio che comincia nella prima infanzia, ha un importante obiettivo: aiutare il bambino a sviluppare nel modo migliore possibile le proprie potenzialità.