Ci sono genitori che per farsi ubbidire gridano ed urlano continuamente, altri minacciano punizioni a non finire, altri, ancora, si fanno impietosire dai faccini tristi dei propri figli e finiscono per accontentarli o evitano di rimproverarli, lasciandogli passare qualsiasi cosa. Tu a quale categoria appartieni?
Una libertà illimitata confonde e spaventa i bambini, mentre disciplina e limiti li fanno sentire guidati e protetti.
I bambini che si comportano male e non vengono richiamati peggiorano il proprio atteggiamento man mano che crescono e, una volta raggiunta l'adolescenza, diventano pressochè incontrollabili. Per questo è preferibile affrontare i problemi subito quando si presentano.
Urlare o picchiare il bambino rientra ovviamente fra i metodi disciplinari negativi. Cerca dunque di non andare in giro per la casa sbraitando ordini come fossi un generale d'armata. L'aggressività non è sinonimo di efficacia.
A parte il fatto che questi metodi funzionano solo se usati raramente (prima o poi il bambino si assuefà sia alle botte che alle urla), a lungo andare essi minano l'autostima del bambino, l'immagine che ha di se stesso.
Immagina infatti l'autostima come una camera d'aria che si sgonfia sempre di più ad ogni colpo. Allo stesso modo, le botte e le sgridate violente sgonfiano letteralmente l'immagine che il bambino si è fatto di sè, per non parlare della vostra. Se perdi di frequente il controllo e ti metti ad urlare (anche senza arrivare concretamente a picchiare il bambino), tuo figlio non saprà mai che cosa siano la collaborazione e la motivazione.
Ricorda inoltre che se fai costantemente uso del tuo potere e ti poni sempre nel ruolo dell'insegnante, il tuo bambino non avrà mai la possibilità di scoprire le proprie qualità individuali, ovvero quelle caratteristiche peculiari che lo distinguono da qualsiasi altra persona.
Stai calma! Stai calmo! Questa è una regola fondamentale.
Se sei irritata per una questione che non ha niente a che vedere col bambino, spiega a tuo figlio che stai attraversando un brutto periodo o che hai avuto una giornataccia. I bambini oltre i tre anni sanno essere estremamente sensibili ai sentimenti degli adulti.
Tieni presente che, nonostante gli sforzi per controllare le parole e il tono, è facile che i bambini rieascano a leggerti sul volto i reali sentimenti molto meglio di quanto un medico possa vedere il tuo apparato scheletrico ai raggi X. I bambini sono talmente «sintonizzati» sulle frequenze interiori dei propri genitori, che difficilmente riuscirai ad ingannarli in merito a quello che stai provando.
Una mamma mi ha raccontato che le bastava alzare le sopracciglia o bisbigliare un rimprovero che subito suo figlio le chiedeva come mai stava urlando. Nella mente di un bambino «urlare» non è una questione di volume, ma una sensazione.
Infine, un suggerimento fondamentale, per essere il più possibile rilassata nei confronti dei tuoi figli, trova del tempo -per quanto ti è possibile, naturalmente- per fare dello sport. Scaricare le tensioni e mantenersi in forma è importante per tutti.
Miei cari genitori vi arrabbiate e perdete le staffe soprattutto quando vi sentite letteralmente schiacciati dagli impegni, dalla gestione della casa, dalle esigenze di amici e parenti e, non
ultimo, dalle pretese dei bambini.
Quando siamo esausti, infatti, anche i piccoli incidenti assumono dimensioni spropositate e sembrano irreparabili, sentiamo molto più intensamente la mancanza di quella gratificazione e soddisfazione che permette di andare avanti senza sentire la fatica e di cui invece i bambini sanno essere così poco prodighi, ed è più facile essere ansiosi, incapaci e tristi.
Non esistono pillole magiche contro la stanchezza nè metodi scientifici per far fronte a queste situazioni, ma potete mettere in atto strategie efficaci per allentare la tensione e... sopravvivere all'emergenza!
10 piccoli suggerimenti:
Dott. Antonino Ditta
Pedagogista